Un baby blues pieno d’amore
La mia bimba è nata il giorno esatto del termine della scadenza, dopo un lungo travaglio e con un parto naturale. Durante i nove mesi di gravidanza avevo letto moltissime cose e ad una tenevo particolarmente: avrei voluto allattare!
Perché il latte di mamma fa bene, perché la mia mamma non era riuscita ad allattarmi, perché volevo assolutamente nutrire io la mia bimba. Dopo il parto, Rosa si è attaccata subito e bene, ho avuto la classica montata lattea che ho gestito con impacchi caldissimi e attaccando spessissimo la bimba. ‘Niente ciucci’, specificai, ‘non voglio che interferiscano con l’allattamento!’.
Rosa ebbe poco calo fisiologico e tornammo a casa senza aggiunte e continuando un percorso iniziato nel modo più naturale possibile. Non avevo alcuno stress a riguardo, per me nutrire la mia bimba sarebbe stato il naturale prosieguo della gravidanza. Difatti non ho mai avuto alcun problema importante, eccetto qualche ingorgo, curato con impacchi e borse dell’acqua calda, ma mai mastiti o altro. Rosa è sempre cresciuta molto e bene ed io sono sempre stata fiera di questo.
Tuttavia quello che sentivo dentro di me non era sempre soddisfazione e felicità. Avere la bimba sempre attaccata a me giorno e notte, ore su ore, senza la possibilità di un momento per me, qualche volta mi ha fatta sentire in prigione.
Il post parto non è stato una passeggiata a livello psicologico. Forse un calo di ormoni (il famoso baby blues), forse perché non ero pronta a questo momento così forte, ma ho avuto periodi veramente difficili e sempre legati all’allattamento. E non ho trovato molto su cui poggiarmi.
In giro se trovi un articolo sulle difficoltà dell’allattamento, ci si riferisce sempre alle ragadi o alle mastiti e mai al senso di sopraffazione che si prova ad allattare un essere che dipende così tanto da te. Il baby blues non è semplice da gestire. In molti momenti avrei voluto mollare perché sentivo di non farcela più, ma ho resistito perché se da una parte allattare ti fa sentire svuotata, dall’altra quanto amore si condivide? Un momento a due unico e irripetibile, di amore vero.
Ora Rosa ha 10 mesi e l’allattamento continua non senza qualche mia crisi che ancora persiste, ma credo sia normale o perlomeno ho accettato la cosa. Come tutte le cose belle della vita e del mondo, allattare ha anche le sue difficoltà e problematiche e non solo da un punto di vista tecnico, ma anche interiore.
Allattare è dedizione totale e completa al proprio bimbo, senza risparmi o sconti. Non puoi un giorno o una notte pensare che qualcuno possa darti un cambio o lasciarti del tempo. In cambio, però, c’è tanto amore e unione e nulla vale al confronto.
Non so quando finirò di allattare. Mi sono sempre prefissata l’anno di età di Rosa, ma vedendo come vanno le cose (soprattutto le nottate) credo non sia ancora pronta e sotto sotto non lo sono neanche io!
Rossana e Rosa