Ciao a tutte le mamme, mi chiamo Ylenia e sono una giovane mamma, vi racconto la mia storia da donatrice di latte materno. Inizio col premettere che io sono stata una paziente che era in cura all’ospedale Meyer di Firenze e mi è capitato di essere anche ricoverata in terapia intensiva, dove ho conosciuto molti bambini prematuri e i loro genitori. In quel reparto si vivono momenti che passano dalla gioia per i piccoli miglioramenti alla tristezza e paura di quando i macchinari iniziano a suonare. Per questo, dopo aver vissuto questa esperienza, ho iniziato a pensare, una volta guarita, di come potermi sdebitare verso l’ospedale che mi ha salvato la vita!
Ho quindi approfittato del fatto che io ho avuto una bellissima bambina e pure della grande fortuna che ho avuto di avere subito tanto latte al seno, per questo, appreso della notizia della mancanza di latte materno per la terapia intensiva, ho deciso di sdebitarmi. Ho contattato la banca del latte dell’ospedale Meyer e mi hanno detto cosa dovevo fare. Tirare il latte, congelarlo e poi loro sarebbero passati a prenderlo.
Per essere donatrice effettiva bisogna fare un prelievo del sangue, grazie al quale vanno a vedere se la possibile donatrice ha malattie infettive. Dopo 10 giorni dal prelievo arrivano i risultati. Quando a me è arrivata la risposta con esito negativo di tutte le malattie sono diventata una donatrice a tutti gli effetti.
La mia emozione era indescrivibile perché so che nel mio piccolo, posso aiutare tanti piccoli bambini, e una commozione vedere arrivare il camioncino a casa a ritirare il latte e sentirsi dire: grazie mille per tutti questi barattoli, ne abbiamo veramente bisogno. Sono già alla seconda donazione. Non ho avuto ancora modo di parlare con nessuna delle mamme dei piccoli pazienti.
Sprono tutte le mamme a fare da donatrici!