Gioia Albano: un’artista che dipinge la maternità!

Gioia Albano

Appena mi sono imbattuta nelle opere di Gioia Albano, me ne sono a tal punto innamorata, che ho deciso di scrivere un articolo al riguardo. Ho deciso però di non prendere informazioni in rete, ma di chiedere direttamente a lei se fosse disponibile a raccontarmi qualcosa di sè, delle sue opere, delle tecniche, dei colori, ma soprattutto del perché i suoi temi sono legati a donne e maternità e cosa pensasse personalmente dell’allattamento al seno. È stata davvero disponibile e soprattutto quello che mi ha scritto mi ha talmente colpito che ho deciso di non scrivere un articolo integrando le sue informazione, ma di pubblicare proprio il suo racconto di vita e artistico! Le sue parole ci insegnano a non mollare e inseguire ciò in cui crediamo. Ci racconta la sua idea di allattamento che coincide con quella di libertà, come viene ben rappresentata nel quadro “Everywere” che amo partcolarmente, perchè i colori e la posizione dei soggetti fanno si che mi ricordi molto il logo di Allattando!

Everywhere Gioia Albano

Ecco come si racconta a Allattando questa artista-mamma:

“Sono Gioia, ho quasi 43 anni e sono mamma, come mi piace definirmi di tre bambini e molti quadri.
Il mio percorso artistico é stato tutto fuorché lineare.
Da che io mi ricordi ho sempre disegnato molto e in maniera del tutto naturale, fino a che sono arrivata a quell’età in cui tutto diventa più complicato e mi sono persa per lungo tempo.

Babywearing art breastfeeding art motherhood art In the colorfull sand Gioia AlbanoCi sono frasi sentite o lette in giro che vi risuonano come un leitmotiv per moltissimo tempo e quindi le prendo in prestito volentieri.
Una é quella di Picasso, penso oramai famosa : “Ogni bambino é un artista. Il problema é come restare tale una volta diventato adulto”
L’altra di cui purtroppo non conosco l’autore “E’ meglio costruire un bambino felice piuttosto che riparare un adulto rotto”.
Adolescente ho frequentato il liceo artistico a Milano . Nel tempo mi sono cimentata in diversi campi : l’incisione, scolpire il legno, la fotografia . Ma nonostante tutto ciò e un certo talento mi mancava una cosa fondamentale : la fiducia in me.
Questa mancanza mi ha letteralmente paralizzato e devo dire in maniera abbastanza scomoda, perché nonostante per anni e anni abbia fatto altro, non sono mai riuscita a fare “tacere” quella vocina da qualche parte di me che mi spingeva a riprendere la matita, fare un ritratto o uno schizzo, comprare del materiale artistico.
Un filo sottilissimo e invisibile che non si é mai rotto completamente ma che era soprattutto frustrazione.
Ho fatto diversi lavori tra cui l’informatica per parecchi anni.Col senno di poi e la saggezza dei quaranta mi dico che non rimpiango nulla, neppure il cosiddetto “tempo perduto” perché si vede che dovevo percorrere quel cammino per ritrovare almeno in parte una certa pace con me stessa.

Babywearing Art Motherhood Art Emma e le Albicoccole Gioia AlbanoLa mia rotta é cambiata in maniera decisiva quando sono diventata mamma per la prima volta a fine 2006.
Qualche mese dopo nonostante fossi tutto fuorché poco impegnata, complice l’ennesimo trasloco e del materiale fornito gentilmente dal marito che comprendeva un cavalletto (regalo di compleanno), ho sentito quella famosa voce un po’ più decisa dire “Ora o mai più”.
Pensando a mia figlia e al fatto che volevo in qualche modo essere un esempio per lei.
Non in termini di successo o riuscita economica, ma non volevo essere per lei un esempio di frustrazione e rimpianto.
Sono convinta che capire chi si é e quale sia la propia missione o cammino in questo mondo renda felici. Percorrere in qualche modo il propio arco o chiudere il proprio cerchio é la ragione per cui siamo qui.
Penso che sia un po’ tutto questo che cerco di mettere nei miei quadri .
L’ essere femminile per me racchiude e sublima questo richiamo alle curve e ai cerchi.
La maternità ne é stata un po’ l’apogeo che è ovviamente coinciso con la mia propria esperienza. Probabilmente ho ripreso a dipingere grazie a quella che chiamano “potenza creatrice materna”.
In genere dipingo sempre e solo figure femminili fatta eccezione per qualche papà o qualche amante.
Il “divino femminile”, come mi piace definirlo, racchiude un po’ tutto ciò : il corpo e l’estetica femminile che con la loro bellezza non mi stancano mai, il richiamo al percorso, al cammino e alla vita. Le tappe importanti come la nascita. E certi temi che ritornano ciclicamente nelle mie immagini, come quello delle quattro stagioni o degli elementi.
L’ispirazione puo arrivare da qualsiasi cosa, un fatto, un’associazione di pensieri, una posa, un’esperienza, una persona incontrata o immaginata.
Col tempo ho ritrovato quella sicurezza che viene proprio dal sapere di percorrere il proprio cammino. Quella sicurezza che avevo perso dopo l’infanzia e fino alla nascita di mia figlia.
Questo non vuol dire che sia facile, anzi. Alle volte l’antica sfiducia cerca di insinuarsi di nuovo, ma oramai sono più forte.

E qui posso spiegare perché la maternità e un certo tipo di genitorialità legate all’allattamento, al portare i bimbi, a tanti temi che dipingo sono diventati cosi importanti nel mio lavoro.

Motherhood art painting Motherhood flowers all over Gioia Albano Sicuramente c’entra ancora una volta la mia propria esperienza. Io stessa ho voluto allattare, mi sono avvicinata a fasce e a marsupi con molta naturalezza (e facendo degli errori di percorso), ho praticato il sonno condiviso (e meno male altrimenti non sarei qui a scrivervi!).
Quindi in qualche sorta il dipingere ripete la felicità e il piacere dei miei momenti come madre.Questo é stato sicuramente la molla iniziale.
Col tempo si é aggiunta anche la consapevolezza di un certo tipo di genitorialità positiva che tratta il bambino come un essere umano da subito, non una volta che é diventato grande (sempre che si trovi l’esatto punto da cui “grande” acquisti il suo pieno significato).
Una genitorialità che cerca di capire e crescere a sua volta e che non é in competizione.
Una genitorialità che, a proposito della frase citata sopra, preferisce formare dei bambini felici (il più possibile!)
Per me l’allattamento, il portare ecc. facevano parte di questo modo di essere mamma, mi corrispondevano e mi davano felicità. Ripeterle in pittura all’infinito , tanto più che oramai non porto e non allatto più nessuno, era un’evidenza.
L’idea di un bambino che si costruisce armoniosamente perché anche un genitore cresce come tale in maniera armoniosa si avvicina di molto per me all’idea di una persona che sarà capace di percorrere il proprio arco, o cammino che dir si voglia e che quindi potra portare qualcosa di buono in questo mondo.
Che tutto questo coincida semplicemente con l’amore é probabilmente vero e penso che sia soprattutto questo che altre persone, tra cui molte mamme, percepiscono dalle mie immagini.
Penso che sia soprattutto la percezione di questo amore che porta diverse persone a chiedermi un quadro personalizzato.

Breastfeeding art motherhood image painting Nurturing mama in a flowered skirt Gioia Albano

I miei sono visi molto essenziali. L’espressione é resa solo da un accenno di occhi e di naso.
I miei visi si sono presentati cosi quando ho ripreso i pennelli , come se in qualche modo non ci fosse bisogno di altro, é l’insieme che parla.
Eppure le persone si riconoscono.
Mi piace “rispettare” certi dettagli come i capelli che per me hanno spesso un peso particolare grazie all’uso del colore. Diventano sfondi, diventani capelli veri o ideali .
Non succede mai che le persone abbiano una foto perfetta , soprattutto quando si tratta di un quadro familiare. Del resto io non faccio una copia di foto. Le foto che posso eventualmente richiedere o che spesso le persone mi mandano spontaneamente servono soprattutto per creare una connessione visto che in effetti non incontro queste persone che spesso abitano molto lontano da me. Spesso lavoro con un collage di foto per avere un’idea di partenza su chi siete, ma é solo veramente uno spunto perché poi qualcosa mi ispira e parto per la mia tangente 😉
Conta molto anche quello che mi dite o che posso leggere fra le righe.
Mi capita anche di non avere nessuna foto ma dei racconti di vita complessi, dove le persone mi parlano dei loro simboli o di ciò che li ha portati dove sono oggi.
In genere quando un’immagine si forma nella mia testa e si impone per la sua giustezza inizio a dipingerla. Alle volte succede molto rapidamente alle volte ci vuole un po’ più di tempo.
Quando qualcuno si lascia andare con me per un quadro personalizzato dico spesso che due mondi si incrociano ma devono anche incontrarsi.
La più parte del tempo l’incontro (o uno degli incontri possibili) avviene.
Direi che tutto questo processo si applica molto bene anche alla mia scelta dei colori.
Il disegno e la posa di un quadro si impongono nella mia testa e cerco di riprodurli il più fedelmente possibile cosi come li ho immaginati.
Alle volte é molto facile, altre bisogna scavare un po’ di più il che vuol dire rifare e rifare finchè la posa e l’equilibrio del quadro non sono proprio “quelli lì”

Motherhood nurturing art Sweet fullness Gioia AlbanoPer i colori é un’altra storia.
In genere certi colori si impongono nella mia testa e soprattutto quando si tratta di un quadro personalizzato rispetto quelle che sono le richieste della persona . Non farò un quadro a dominante blu se quella persona odia il blu per esempio.
Però spesso i colori prendono poi una vita propria. Si mischiano, si trasformano, si sfumano alle volte fanno delle vere e proprie sorprese.
E’ particolarmente vero coi colori a olio che uso. Mi piace molto anche l’acrilico.
Sono due tecniche abbastanza opposte. L’acrilico é una pittura veloce, ad acqua e che asciuga molto rapidamente. L’olio é una pittura lenta. Ma brillante come nessuna. E l’olio é stato anche il mio primo amore al liceo e come si sa il primo amore non si scorda mai!
Spesso lavoro con una base acrilica su cui poi termino a olio. Alle volte solto con quest’ultimo.
Tutto questo riguarda i quadri su tela. Su carta mi sbizzarrisco con molte altre cose come matite, pennarelli, ocre (anche sabbia e ultimamente resina, in fase sperimentale!)
Tra i temi che riprendo più spesso c’é ovviamente l’allattamento perché come dicevo é stata anche una delle mie esperienze dirette con i miei tre figli.

Nurturing mama with a braid Gioia Albano

Un dipinto a cui sono molto legata che non ha ancora trovato la sua famiglia finale é “Everywhere”, dipinto a olio nel 2011 quando ero incinta della mia terza figlia.
La traduzione sarebbe “Ovunque”. E infatti uno degli aspetti che mi é sempre piaciuto dell’allattamento é la sensazione di essere libera, di poter in qualsiasi momento e situazione poter dare ai miei figli nutrimento e conforto, ovunque fossimo.
Per me l’allattamento anche con gli alti e bassi propri a qualsiasi percorso rima con libertà ed é quello che ho voluto esprimere in questo quadro.
Penso che la libera scelta debba essere parte di questo percorso, per me era un’evidenza e nei momenti di difficoltà ho cercato e sono stata fortunata a trovare l’aiuto giusto. Ma metto l’accento sulla questione della scelta perché conosco mamme fantastiche che hanno fatto scelte diverse.
Penso che dal momento in cui si tratti di un percorso che una madre vuole compiere abbia il diritto a tutta l’informazione e l’aiuto di cui ha bisogno. Purtroppo ancora oggi spesso é il contrario.
Per mancanza di fiducia, informazioni errate, difficoltà poste dalla vita moderna che facciamo.
C’é ancora molto da fare per sfatare i falsi miti sull’allattamento. E mi indigno quando vedo date informazioni errate in proposito o giudizi affrettati. In generale giudicare non serve a molto, penso.
Non sappiamo mai veramente cosa succede nella vita di un’altra persona ancora meno quando si tratta di una relazione così unica e speciale.
Eppure i giudizi pre formattati si sprecano. L’ho visto intorno a me ma anche negli ospedali e una volta fuori.
Eppure mi vien da dire che l’umanità é arrivata a oggi grazie anche all’allattamento e che é un vero peccato che le donne che fanno questa scelta non siano sostenute.

Uno dei miei quadri più conosciuti credo sia “Beautiful sitting mama breastfeeding” del 2013. La posa é stata ispirata da una bellissima fotografia di Jade Beall a cui ho chiesto il permesso per ispirarmi.Gioia Albano Beautiful sitting mama breastfeeding color
E’ un quadro molto poetico che racchiude un po’ tutta la meraviglia di quello che é innanzitutto un atto d’amore e naturale che lega in maniera così unica una madre coi suoi figli.
Per me non avrebbe potuto esserci uno scenario diverso.
Diventare mamma mi ha ridato in qualche sorta la libertà, l’allattamento e altre scelte che ho fatto l’hanno amplificata.
Gioia Albano”

Per chi fosse interessato a commissionare un quadro personalizzato, come la sottoscritta, o ad avere maggiori informazioni, di seguito i link per poter contattare Gioia Albano:

Blog: http://gioiaalbanomamaartist.blogspot.fr/p/working-with.html

Sito:http://albanogioia.com/contact.html

Pagina Facebook:https://www.facebook.com/AlbanoGioiaArt/

Ringraziamo Gioia per la disponibilità e la gentilezza e tanti complimenti per le sue splendide opere!!!

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