Ciao Francesca, come promesso cerco di scriverti la mia esperienza di entusiasta donatrice di latte di mamma perché ho scoperto per caso questa splendida iniziativa e credo che invece meriti di essere pubblicizzata a tutte le future mamme nel migliore e più ampio modo possibile, in modo che tante mamme possano decidere di raccogliere il latte e donarlo.
La mia esperienza è nata per caso, non conoscevo assolutamente l’esistenza della Banca e del meraviglioso servizio di Human Milk Link. Un giorno di aprile, tra una poppata e l’altra, leggo sul sito di La Repubblica un articolo che parla del progetto Nutrici e dell’inaugurazione della Banca del Latte della Mangiagalli di Milano.
Giorgia, la mia bimba, era nata da poco più di un mese, era ancora piccina, con i suoi 2.870 alla nascita, e pensare a quei minuscoli bimbi nati prima del tempo mi aveva fatto commuovere fino alle lacrime.
Ho subito pensato fosse un’iniziativa meravigliosa, ho inoltrato il link al gruppo whatsapp delle mamme del corso preparto e mi sono mossa per cercare un contatto per poter iniziare a raccogliere il latte.
Non sapevo come funzionava il servizio, né se avrei dovuto portare io il latte e soprattutto non ero nemmeno sicura di avere latte a sufficienza, anzi!
L’allattamento era iniziato un pochino a rilento, Giorgia era piccina e faticava molto a ciucciare ed a tenere in bocca il capezzolo. Quando arrivava la sera mi sembrava di non avere latte e lei urlava come una pazza. Proprio per questo, mi sono detta che poteva valere la pena iniziare a tirare il latte per cercare di stimolare la produzione e quindi avrei potuto riservarne anche una parte per i bimbi della Banca.
Ho fatto il colloquio in Mangiagalli dove mi hanno spiegato il funzionamento del servizio, il ritiro a domicilio (che stava proprio a giorni per partire anche fuori Milano) e soprattutto il fatto che non erano richiesti quantitativi minimi. Ogni goccia di latte donato è una goccia di vita in più.
Non ho avuto dubbi, se le analisi fossero andate bene, avrei donato.
E così è iniziata la mia avventura di raccoglitrice di latte.
Ogni mattina, dopo la prima poppata della mia bimba tiravo il latte per la Banca e la sera etichettavo e conservavo in congelatore il latte.
A freezer completo chiamavo Antonella, l’ostetrica che segue la raccolta a domicilio, e mi accordavo con lei per il ritiro.
Con l’inserimento al nido di Giorgia e il rientro al lavoro a tempo pieno non riesco più a trovare il tempo per raccogliere il latte e questo mi dispiace molto, perché mi sarebbe piaciuto riuscire a raccogliere fino ai 12 mesi di Giorgia, limite entro il quale si può donare il latte.
Spero che anche grazie a questo blog si riescano a raggiungere sempre più mamme e future mamme e che la donazione di latte diventi un gesto tanto concreto quanto naturale, per senso civico e per amore di mamma!
Elisa