Si parla spesso di allattamento a richiesta, ma altrettanto spesso questo termine viene usato senza avere un’idea corretta o meglio completa, riguardo al suo reale significato.
ALLATTAMENTO A RICHIESTA: COSA SIGNIFICA E COME FUNZIONA
Le mamme che decidono di intraprendere questa strada e optano pertanto per l’allattamento a richiesta, devono per prima cosa buttare via tutti gli orologi di casa e comprare tappi per le orecchie per la cascata di consigli non richiesti che li travolgerà!
Se state iniziando questo percorso vi consiglio di leggere l’articolo “della verità”, per capire che allattare al seno non è una passeggiata, l’allattamento a richiesta può essere molto faticoso e vi assorbirà completamente…. Ma allattare ci permette di godere del privilegio di vivere un periodo magnifico, speciale, unico e davvero intenso! Magico!
Allattare a richiesta significa nutrire il proprio figlio sulla base delle sue reali esigenze, che siano: fame, sete, coccola, richiesta di contatto… non esistono programmi ed orari, lui ha fame… tu allatti, lui ha sete… tu allatti, lui richiede il seno… tu allatti! All’inizio ad ogni pianto tirerete fuori una tetta, ma col tempo s’impara a capire quando il bimbo ha realmente fame e quando ha bisogno di coccole che possono essere tranquillamente anche solo stare in braccio, in fascia, parlare con lui, cullarlo…
Un consiglio che mi hanno dato al corso preparto e che se avete comprato i tappi per le orecchie e buttato via gli orologi può fare davvero la differenza, è di non aspettare il pianto! Ecco qualcuna starà pensando: “Ok, ma se gli do il seno sia quando piange che quando non piange avrò ben presto un botolino che rotola per casa e io sarò sfinita!” In realtà allatterete quando non piange, perché capirete i segnali precoci di fame del neonato:
- Portare i pugnetti vicino alla bocca
- Fare smorfie
- Mimare la suzione
- Cercare il seno se in braccio
Se si riesce ad allattare il bimbo quando ci fa capire di avere fame, prima del pianto che è un segnale ormai tardivo, sarà tutto più semplice, soprattutto all’inizio. Il neonato sarà più sereno perché vedrà subito appagato il suo bisogno di nutrimento e si attaccherà in modo più tranquillo, rispetto a quando cerca di prendere il seno mentre urla disperato e la fame è tanta. Spesso, preso dalla foga e dalla fame, il bimbo non riuscirà ad avere un attacco corretto con le relative conseguenze, quali ad esempio le ragadi.
Detto così può sembrare una tortura, in realtà è una cosa che diventa naturale in breve tempo, la natura ci insegna che allattare è naturale e l’UNICEF lo ricorda attraverso questo meraviglioso video:
VANTAGGI DELL’ALLATTAMENTO A RICHIESTA
Prima di andare oltre, voglio dirvi i vantaggi, per far capire che allattare a richiesta può essere una scelta vincente sia per la mamma sia per il bambino.
Per prima cosa soddisferete il reale bisogno nutrizionale di vostro figlio, non sarete voi a decidere ma lui sulla base delle sue necessità. Ogni bimbo ha esigenze diverse, per questo ritengo che un allattamento “programmato”, uguale per tutti i neonati non sia una buona soluzione.
Se prima avete pensato: “Ok non avrò più una vita!”, non è così! O meglio dipende tanto da voi e dalla naturalezza e “scioltezza” con cui deciderete di gestire l’allattamento a richiesta.
La cosa meravigliosa è che il seno è sempre lì, (magari alla fine non sarà proprio lì dove ve lo ricordavate, ma se guardate un po’ più in basso, lo ritroverete ancora!) e il latte è sempre pronto, alla temperatura giusta e con la composizione perfetta per quello specifico momento di crescita del proprio figlio. Se siete fuori e ha fame, potete dargli da mangiare in un attimo, senza dovervi organizzare prima e senza dover correre a casa al primo famelico richiamo! Io pensavo che avrei avuto difficoltà ad allattare in pubblico, invece non mi sono mai creata problemi. Mio figlio è nato d’estate aveva fame e anche tanta sete ed io non gli ho mai negato il seno, ovviamente con discrezione, ma solo perché credo che l’ostentazione non sia mai una buona cosa… in nessun campo!
Con l’allattamento a richiesta non è necessario consumare le curve di crescita dell’OMS, un bimbo allattato quando vuole cresce secondo il suo modo di essere. A differenza dell’allattamento non a richiesta, che spesso sfocia nel misto o di quello artificiale, non dovremo preoccuparci di aumentare la quantità di latte, sarà il bimbo che si regolerà. Basta pesate, doppie pesate, bilance… è lui che ci dice quando ha fame e noi lo soddisfiamo! Ovviamente si parla di casi fisiologici e ogni bimbo ha un suo pediatra di riferimento che controllerà l’andamento di crescita del piccolo.
ATTREZZATURA NECESSARIA PER L’ALLATTAMENTO A RICHIESTA:
Cosa non serve:
- Niente biberon
- Niente sterilizzatore per biberon
- Niente scalda biberon
- Niente latte artificiale
- Niente acqua per preparare il latte artificiale
Cosa serve:
- Due tette, in realtà ne basta anche una, come ci insegna una mamma speciale e tanta pazienza!
QUANTE POPPATE PREVEDE L’ALLATTAMENTO A RICHIESTA
Quante ne richiede il bimbo! All’inizio come ho già spiegato, una neomamma non capirà subito il significato del pianto del neonato e per paura che muoia di fame gli proporrà sempre il seno, che tra l’altro mio figlio non ha mai rifiutato! Pian piano che s’imparerà a riconoscere il momento della fame, sapremo quando vuole essere allattato e sarà comunque il bimbo che deciderà la frequenza delle poppate che all’inizio sarà moooolto alta! Non voglio indicare un numero perché non avrebbe senso parlando di allattamento a richiesta, ma nei primi periodi saranno tante le poppate, diurne e notturne! E’ bene saperlo…
Bisogna anche sottolineare che lo stomaco di un neonato è davvero piccolo, si riempie in fretta, ma il piccolo ha bisogno di mangiare frequentemente per crescere e non dimentichiamoci della sete! Quando si allatta al seno, l’unico alimento è il latte, non è necessario dare nient’altro fino allo svezzamento, nemmeno l’acqua, per questo alcune poppate della giornata potranno essere richieste solo per “bere”, soprattutto se fa molto caldo.
L’allattamento a richiesta prevede una buona dose di pazienza e una grande volontà, spesso vi sentirete stanche e sfinite e non sarete delle cattive madri se deciderete di cambiare strada, ma quello che posso garantire è che presto la mamma e soprattutto il bimbo prenderanno il loro ritmo, la frequenza delle poppate diminuirà e il regalo reciproco che vi sarete fatti sarà impagabile!