La mitologia narra una storia curiosa legata alla nascita della Via Lattea.
Il mito racconta che Zeus, affascinato dalla bellezza e dalla fedeltà della mortale Alcmena, per potersi unire a lei, approfittò dell’ assenza del marito Anfitrione e ne assunse le sembianze per ingannarla.
Zeus fece durare la notte tre giorni e dalla loro unione nacque Eracle (Ercole). Saputo del tradimento Anfitrione decise di uccidere la mogile, solo l’ intevento di Zeus riuscì a salvarla, lo convinse infatti a perdonare Alcmena.
Era, la legittima moglie di Zeus, non solo non volle accettare il bambino, ma tentò addirittura di ucciderlo.
Zeus, approfittò del sonno della dea per attaccare Eracle al suo seno, perché sapeva che solo succhiando dal petto della madre degli dei, il semidio avrebbe potuto ottenere l’immortalità.
Il bimbo però, già esageratamente forte da piccolissimo, ci mise una tale energia e forza che la svegliò e fece schizzare il latte da tutte le parti. Si narra che le gocce di latte cadute a terra diedero vita ai gigli, mentre quelle perse in cielo, originarono la Via lattea.
Questa leggenda fu da spunto per l’ opera d’arte del Tintoretto: “L’origine della Via Latte” un olio su tela conservato alla National Gallery di Londra.