La spremitura manuale del seno: amica nemica di quasi tutte le mamme in allattamento!
Si parla moltissimo di spremitura manuale, ma credo che non tutte le mamme sappiano realmente come farla e a cosa serve. Dal momento che per me è stata molto utile, ho deciso di dedicare un articolo proprio a quest’argomento.
In ospedale ho iniziato a sentir parlare di questa tecnica, l’ostetrica mi diceva: “hai provato a spremere per vedere se è arrivato il latte?”, io provavo per un sacco di tempo e non riuscivo!!! Arrivava lei e in un secondo mi diceva: “vedi quella gocciolina di colostro?”, ma quando riprovavo io… non usciva niente!! Anche una volta arrivata la montata lattea il latte, per disinfettare le ragadi, lei in un nanosecondo faceva uscire le gocce, io mi spremevo come un matta, ma niente! Mi faceva vedere come fare e mi sembrava semplice, pensavo: “allora sono imbranata io!” Come quando il mio tenero fagottino di fronte alle ostetriche si attaccava come se non avesse fatto altro nella vita (e in effetti pensandoci è proprio così), ma appena si giravano si staccava!
In realtà anche tante altre mamme non riuscivano, quindi l’imbranata non ero solo io!
Credo che il problema più grosso riguardi, la novità, il nuovo ruolo del nostro seno, che fino a quel momento era solo una parte molto femminile del nostro corpo di donna e ora diventa un mezzo per nutrire nostro figlio e ci grava di una grande responsabilità come mamme!
Credo anche che non sempre ci sia una grande confidenza col nostro corpo, pertanto una “procedura” come questa sembra quasi invasiva nei confronti della nostra intimità, ma necessaria e pertanto… da fare! Alla fine vi anticipo che ci sono riuscita e in questi mesi di allattamento non so come avrei fatto senza la spremitura manuale! Mi è stata di grande aiuto in tutte le problematiche che ho dovuto affrontare, ingorghi mammari, dotti ostruiti in primis, ma è stata fondamentale anche per allentare la tensione del seno in tantissime occasioni.
Non ho mai amato molto il tiralatte, (ne avevo uno pessimo in realtà!), anche perchè in caso di problemi dovuti ad una grande produzione di latte come succedeva a me, ne aumentano la quantità, la spremitura manuale è invece più controllata e decidi tu quanto spremere.
Il mio bimbo mi ha sempre molto aiutato con le poppate a risolvere tanti problemi, ma tante notti mi sono ritrovata a spremere il seno nel lavandino perchè ad esempio durante lo svezzamento, sentivo grandi e dolorosi noduli e svuotare il seno era l’unica cosa che poteva darmi sollievo. Quelle notti che ero distrutta e volevo solo dormire, odiavo la spremitura manuale, ma mi rendevo conto di quanto mi aiutava! Tutte le volte che è avvenuto un cambiamento nel numero delle poppate ho preso la buona abitudine durante la doccia di spremere un po’ di latte, quel tanto che basta per evitare che il seno s’ingorghi o sia troppo teso. In doccia è molto più comodo, sia perchè il calore del getto d’acqua aiuta molto e sia perchè a livello logistico non si deve stare troppo attente a dove finisce il getto di latte. Un accorgimento che funziona è farsi aiutare dalla forza di gravità, pertanto tenere il capezzolo verso il basso durante la spremitura manuale.
Ormai dopo 16 mesi sono bravissima… e ogni volta che vedo zampillare da tutte le parti, mi viene in mente quanta fatica iniziale avevo fatto per far uscire una minuscola gocciolina di colostro, quanto era preziosa!!!
Spiegare a parole come fare non è semplicissimo, quello che posso consigliare è di trovare il “punto giusto”, col tempo s’impara e si cambia posizione della mano per decidere che quadrante del seno svuotare (cosa che col tiralatte non è possibile), credo che però questo video del ministero della salute sia davvero ben fatto e spieghi benissimo come fare… magari lo avvessi visto 16 mesi fa!!!
Un ultimo consiglio “mammucche” prendete confidenza col seno e anche se spesso non ci si trova in posizioni particolarmente comode, cercate di rilassarvi… più siamo tese, più fatica si fa!!!