Durante i nove mesi della mia bellissima gravidanza, avevo letto tanto riguardo l’allattamento: era il regalo da fare al mio bimbo, la cosa a cui pensare che mi emozionava di più, e a cui tenevo tantissimo. Avevo sentito di tante amiche e conoscenti che avevano smesso abbastanza presto, che avevano avuto brutte esperienze…e io speravo e desideravo con tutta me stessa che per me non fosse così. Il mio bambino decide di nascere con cesareo, perchè podalico fino all’ultimo: il parto è stato comunque magico ed emozionante, ricordo ancora il suo primo pianto, la prima volta che me l’hanno poggiato vicino alle labbra e le nostre due lunghe ore insieme subito dopo l’intervento. Lui si è attaccato subito ed io ero così fiera di noi!
Il giorno seguente avevo già la prima ragade, e sotto consiglio dell’ostetrica ho usato i paracapezzoli in silicone e acquistato il tiralatte elettrico, per stimolare la produzione e far arrivare la famosa montata lattea…. coi paracapezzoli andava meglio e la ragade, grazie anche alle coppette d’argento che mettevo tra una poppata e l’altra, non sono più tornate… ma si sono susseguiti ingorghi, dotti ostruiti, dolori tremendi e febbri insopportabili, nonchè un senso di impotenza incredibile!
Non riuscivo ad essere in forma per il mio bambino, ero debilitata e abbattuta! Dopo i primi due episodi però, e grazie all’aiuto della mia ostetrica, la terza volta l’ho affrontato da sola e capito come risolverlo! Impacchi e docce calde, spremiture manuali… tanta cura a non dormire pancia in giù, che era la mia posizione preferita, ad evitare reggiseni stretti… e nel mio caso anche a non esagerare col tiralatte. Mi accorsi che propri quando riprendevo ad usarlo per farmi una piccola scorta, il seno mi s’induriva: evidentemente la mia produzione era già calibrata per il mio bimbo, e la suzione del tiralatte mi faceva produrre di più in un circolo infinito che portava solo dolore!!!
Di certo devo dire grazie anche alla mia forza di volontà e costanza, che è stata più forte del dolore e della voglia di lasciar perdere, al mio bambino che anche nei momenti peggiori non ha mai disdegnato una tetta dolorante e gonfia (!) e al mio compagno che mi ha sempre dato tanto sostegno in questo percorso meraviglioso. Il mio bimbo ha preso esclusivamente il mio latte per i primi 6 mesi, crescendo sano e forte, nonostante le “gufate” della pediatra che era pronta a consigliarmi l’artificiale e ora continuiamo felicemente anche a svezzamento avviato… colazione, merenda del pomeriggio, cena e notte siamo sempre noi due nel nostro magico abbraccio… che spero finisca il più tardi possibile!
Che sarà quando lui deciderà… e per ora non voglio pensarci! Adesso nonostante per una grande parte della giornata non allatti (il mio bimbo sta cominciando il nido, visto che io devo rientrare a lavoro) lui comunque trova la sua pappa quando vuole, il seno non mi ha più dato problemi (ma sono sempre all’erta e ogni tanto un bel massaggio e impacco me lo concedo comunque), e speriamo continui così!
Quello che consiglierei a tutte è: fatevi seguire da qualcuno di competente in materia allattamento, ma non solo, informatevi, leggete… ci sono informazioni accessibilissime sull’allattamento, sul sito dell’OMS, del ministero della salute, leggete anche voi come me “un dono per tutta la vita” di Gonzàlez, una bibbia per l’allattamento! Non vi fermate al foglietto che vi lasciano in ospedale, che spesso racchiude informazioni sbagliatissime… (tempo massimo per poppata, distanziarle di un tot di ore ecc ecc…) è proprio per le informazioni sbagliate, che tanti allattamenti finiscono troppo in fretta.
Godetevi ogni istante di questo regalo prezioso che state facendo a vostro figlio e a voi!