Durante l’ allattamento purtroppo si affrontano momenti difficili scanditi da problematiche davvero dolorose quali: un dotto ostruito, un ingorgo mammario, la mastite e le ragadi al capezzolo.
Di seguito i rimedi che ho trovato più utili per risolvere questi fastidiosi ostacoli all’allattamento.
- Impacchi caldo-umidi o docce/bagni caldi (dotto ostruito, ingorgo mammario, mastite)
Per sciogliere il latte si possono utilizzare i classici impacchi caldo-umidi, ovvero degli asciugamani bagnati con acqua molto calda e strizzati appoggiati sul seno e tenuti per una decina di minuti.
Li trovo scomodissimi, anche se spesso indispensabili, per questo ho cercato soluzioni alternative.
All’inizio ho adottato questa tecnica: utilizzare un asciugamano piccolo bagnato, la classica lavette per gli ospiti, appoggiarlo sulla parte interessata, sopra posizionare della pellicola da cucina e sopra ancora un asciugamano più grande per contenere il tutto. Molto utili per sciogliere il latte sono anche docce e bagni caldi, io non ho la vasca pertanto posso garantire solo per le docce calde che sono state la mia salvezza, visti i numerosissimi ingorghi che hanno accompagnato ed ancora oggi fanno parte del mio percorso!
Alla fine ho trovato la soluzione perfetta, che merita un articolo apposta: “il trucco del pannolino!”
- Ghiaccio sintetico da freezer, boule dell’acqua calda, sacchetti coi semi (dotto ostruito, ingorgo mammario, mastite)
Altro metodo per sciogliere il latte, sono i ghiaccini sintetici che si possono anche scaldare al microonde per qualche minuto e posizionare sul seno avvolti in una stoffa non troppo pesante. Attenzione a non scottare il seno, perchè si scaldano molto e possono raggiungere temperature piuttosto elevate, e quando si sente così male non si é molto lucidi!!!
Stessa utilità possono avere i sacchetti coi semi che si riscaldano e la boule dell’acqua calda, con questi rimedi però io non mi sono trovata molto bene.
Mentre il caldo è fondamentale per sciogliere il latte prima della poppata, è molto importante utilizzare il ghiaccio dopo per disinfiammare la zona. (A me in casi piuttosto difficili, hanno prescritto anche antinfiammatori, sia naturali che farmaci, ma sempre compatibili con l’allattamento).
Al consultorio mi hanno consigliato di usare i piselli surgelati, perchè i piselli, essendo tondi, vanno a posizionarsi nelle varie zone infiammate in modo più mirato del ghiaccio.
Io personalmente mi sono sempre trovata bene con i ghiaccini sintetici, non si sciolgono, occupano poco spazio in freezer e sono pronti subito, basta avere l’accortezza di tenere sempre un “cambio” nel congelatore.
- Massaggio (dotto ostruito, ingorgo mammario, mastite)
Il massaggio della zona indurita è importante ma spesso frustrante, si massaggia a lungo con movimenti circolari, dopo gli impacchi caldi in direzione del capezzolo, sperando di sciogliere il nodulo duro, ma difficilmente basta questo!
Io non ho quasi mai risolto i vari problemi solo con caldo e massaggio, ho quasi sempre dovuto attaccare il mio bimbo, è lui che dopo i vari rimedi ha sempre risolto la situazione, quando stavo male ho sempre aspettato la poppata come una salvezza!!!
- Spremitura manuale (dotto ostruito, ingorgo mammario, mastite)
Spesso risulta essere molto utile svuotare il seno, in realtà per chi come me soffre di questo tipo di problemi è fondamentale!
Alla seconda mastite il senologo mi ha raccomandato di svuotare sempre il seno dopo ogni poppata, ma ero già arrivata al sesto mese di allattamento e quindi era fattibile, quando all’inizio il bimbo è praticamente sempre attaccato è impossibile!
Uno dei metodi per svuotare il seno è la spremitura manuale, in ospedale ti fanno vedere come si fa, in realtà all’inizio sembra impossibile, ma se si prende la mano non è così tragica e può essere davvero un’ ancora di salvezza.
Solitamente segue ad un tentativo di scioglimento del latte, che siano gli impacchi caldo-umidi, i ghiaccini sintetici, la boule dell’acqua calda o le docce/bagni caldi.
Io personalmente trovo molto comodo spremere il seno direttamente sotto la doccia calda, in questo modo si può massaggiare il seno direttamente sotto il getto dell’ acqua e si può spremere con più comodità la zona interessata.
Il vantaggio della spremitura manuale rispetto al tiralatte è che la prima non aumenta la produzione del latte, a differenza del secondo che fa si che il seno riconosca l’ operazione di tiraggio del latte, come una poppata e pertanto fa si che venga prodotto più latte e in caso di ingorgo o dotto ostruito questo non è un bene!
- Tiralatte (dotto ostruito, ingorgo mammario, mastite)
Tra i rimedi “meccanici” il tiralatte è sicuramente il più usato. Si usa per svuotare il seno e può essere manuale o elettrico, acquistato o noleggiato, anche se come detto sopra in caso di una grande produzione di latte, a mio avviso non è indicato in quanto fa si che il corpo riconosca il tiraggio come una poppata e pertanto aumenti la quantità di latte prodotto, andando a peggiorare il problema in essere.
Io ho utilizzato quello elettrico che funziona anche a pile, me l’ha prestato un’ amica e devo dire che quando l’ho usato mi sono trovata abbastanza bene. Nel mio caso mi trovata meglio però con la spremitura manuale.
Ho poi provato quello elettrico della Avent e mi sono trovata davvero benissimo.
- Argilla ventilata contro l’infiammazione (dotto ostruito, ingorgo mammario, mastite)
L’argilla ventilata mi è stata consigliata al consultorio per disinfiammare la zona interessata del seno.
Esistono in farmacia delle pomate già pronta, ma a me era stato detto di prendere quella in polvere ed effettivamente mi sono trovata molto bene, nonostante vada preparata, ma ci si mette davvero un attimo!
Si presenta come una polvere praticamente impalpabile, alla quale si deve aggiungere acqua in base alla consistenza che si vuole ottenere e si mescola fino ad ottenere una “pappetta” simile ai fanghi anticellulite per intenderci.
Non chiedetemi il perché, ma si consiglia di non usare vetro e metallo per effettuare questo procedimento, quindi meglio utilizzare cucchiai di legno e ciotoline di ceramica.
Si spalma sulla zona e si lascia finché non si secca, successivamente si può togliere sotto l’acqua o “spolverandola via”, a me è stato detto che il bimbo può attaccarsi senza dover nemmeno pulire il seno, io però per sicurezza l’ho sempre lavato prima della poppata!
- Foglie di cavolo contro l’infiammazione (dotto ostruito, ingorgo mammario, mastite)
Se l’argilla ventilata può risultare essere una soluzione particolare, fra i rimedi più fuori dal comune c’è sicuramente il cavolo.
Sembra che le foglie di cavolo abbiamo notevoli proprietà antiedemigene, avvolgendo il seno in foglie di cavolo freddo e sostituendole ogni due ore circa, si può ridurre il gonfiore.
Non ho mai provato questo metodo, una volta ho comprato il cavolo, ma la sera stessa durante la poppata l’ingorgo è passato e non l’ ho utilizzato… Quando si è in difficoltà però credo non costi nulla provare!!!
- Paracapezzoli d’ argento per cicatrizzare (ragadi)
Personalmente non ci credevo, ma ho testato sulla mia pelle l’efficacia dei paracapezzoli d’argento. Si utilizzano tra una poppata e l’altra per cicatrizzare eventuali ragadi. Li ho ereditati da un’amica che ne ha avuto bisogno prima di me e li ho provati per curare le ragadi, anche se devo essere sincera ne ho avute davvero poche e nel mio caso hanno funzionato! Ho poi scoperto che le coppette che ho usato io sono le Silver Cap e che sono certificate…
- Paracapezzoli in silicone (ragadi)
A causa delle ragadi, spesso la poppata può essere davvero dolorosa, per un periodo limitato di tempo, tale da non interferire con l’attacco del bimbo e il conseguente percorso di allattamento, può essere utile usare i paracapezzoli in silicone.
Proteggono i capezzoli, sostituendosi temporaneamente ad essi.
Io ho utilizzato quelli della Avent, hanno misure diverse a seconda della dimensione del capezzolo, essendo andato a comprarli il mio compagno in un momento di mia grossa difficoltà, non ho avuto modo di capire bene se esiste una grande differenza fra una taglia e l’altra.
Io ho usato quelli più grandi, che effettivamente era un pochino abbondanti, ma sono andati bene lo stesso. Ce ne sono altri che hanno una misura sola.
Può succedere che il bimbo fatichi ad attaccarsi ad un qualcosa di “estraneo”, nel mio caso non è stato così, ma il mio piccolino non fa testo, non credo che qualcosa possa interferire con il suo appetito!
- Antibiotici (mastite)
Con la mastite è possibile continuare ad allattare è difficile, ma si può. Se non si riesce a risolvere il problema con i rimedi sopraelencati, si incorre nella necessità dia utilizzare farmaci. Ho avuto due mastiti ed entrambe le volte ho dovuto ricorrere all’antibiotico, prescritto dal mio ginecologo.
Ci sono dei farmaci, che possono essere utilizzati in allattamento, io per scrupolo ho chiesto anche al pediatra e al numero verde per i farmaci in gravidanza e allattamento dell’ ospedale di Bergamo: 800883300
http://www.asst-pg23.it/2013/12/_farmaci_e_gravidanza
Lanolina (ragadi)
L’utilizzo della lanolina mi è stato molto utile nella fase iniziale dell’allattamento. Io ho usato Purelan della Medela, si tratta di una pomata da spalmare sui capezzoli, che con o senza ragadi, sono spesso molto doloranti a causa della nuova e continua sollecitazione dovuta alla suzione del neonato.
La lanolina si spalma sui capezzoli un po’ prima o dopo la poppata perché sembra non sian necessario toglierla prima dell’ allattamento. Io essendo abbastanza paranoica non l’ho mai fatta “ciucciare” al mio bimbo e l’ho sempre eliminata prima di allattare.
Devo dire che questo prodotto per ammorbidire i capezzoli, abbinato all’utilizzo dei paracapezzoli d’argento per cicatrizzare, sono stati due rimedi che mi hanno aiutata.
- Allattare
Allattare resta sicuramente il rimedio in assoluto piú utile per qualsiasi problema, a mio avviso non esiste tiralatte più efficace del proprio bimbo.
I problemi legati alla stasi del latte spesso si risolvono proprio durante la poppata e per quanto riguarda le ragadi, anche se allattare spesso è davvero molto doloroso, resta comunque il metodo migliore perché il capezzolo si irrobustisca e si formi una sorta di indurimento protettivo.
Per quanto riguarda le posizioni più indicate per ogni problema, nella categoria “Posizioni“ troverete informazioni specifiche per ognuna, la cosa importante é che il mento del bimbo sia posizionato in direzione della zona che dobbiamo sbloccare e quindi della parte dove sentiamo l’indurimento.
Ultimo consiglio cercate di stare col seno scoperto appena potete, evitate reggiseni troppo stretti e spremete delle gocce di latte per disinfettare e cicatrizzare!
F. C.
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